Guida dei Vini
 Frescobaldi
  
                    Non si può fare a meno di innamorarsi della Toscana. Facile per gli occhi; pensare in grande, dolci colline e
                    villaggi dai tetti di terracotta, e facili sul giaciglio; pensa a vini bei frizzanti e sostanziosi,
                    zuppe fatte in casa. Anni di storia hanno scolpito la forma del paesaggio in quello che è oggi e l'enologo Frescobaldi è uno degli artisti che possiamo ringraziare per questo.
                
 Sette secoli
 
                    La più antica tenuta (o meglio le tenute, visto che ne ha sei) in Toscana, sono le proprietà dei Frescolbaldi
                    ovunque nella regione. Il loro primo, Castello di Nipozzano nel cuore del Chianti Rufina,
                    risale a 700 anni e un tempo era servito ad artisti rinascimentali come Donatello e
                    Michelangelo, che ha barattato il suo dipinto per casi. Attraverso un elenco di contatti complicati, il
                    il vino fu introdotto anche alla corte papale di Roma e al re Enrico VIII, annotazioni di
                    che sono in mostra presso la tenuta. Altre tenute includono Castello di Pomino, Tenuta di
                    Castelgiocondo, Tenuta di Castiglioni e Tenuta dell'Ammiraglia. Alla sua 30a generazione, oggi
                    le tenute sono gestite dall'effervescente e carismatico Marchese Lamberto Frescolbaldi, che è
                    impegnati a produrre vini che "solleticano l'anima", ma rimangono consapevoli della diversità di ogni tenuta.
                    Tutte e sei le tenute sono sostenibili.
                
 Il progetto Gorgona
 
                    Il progetto Gorgona vede i detenuti negli ultimi anni di condanna nel carcere dell'isola di Gorgona
                    lavorare a stretto contatto con gli agronomi ed enologi Frescobaldi. La piccola vigna che fu
                    originariamente piantato con uve Vermentino e Ansonica nel 2012 ora misura 2 ettari ed è
                    commercializzato con il nome omonimo. Il progetto offre ai detenuti competenze tangibili che possono
                    essere utilizzato al loro rilascio e qualcosa anche in banca, poiché Frescobaldi paga loro l'andata
                    tariffa per il proprio lavoro. Prodotto in piccole quantità è possibile acquistarlo sul mercato secondario
                    ma le bottiglie sono molto, molto scarse. Da un'idea della Penitenzieria italiana, quando
                    Frescobaldi chiesto perché fossero stati identificati le autorità hanno risposto: “eravate gli unici
                    rispondere".