Guida dei Vini
Producers
Poderi Aldo Conterno
Poderi Aldo Conterno è, secondo James Suckling, “una delle tenute vinicole più impressionanti di tutta Italia, forse del mondo”, e infatti, il Granbussia 2008 è stato il suo vino italiano dell'anno nel 2016. Matt Kramer di Wine Lo spettatore ha definito Aldo Conterno “il più grande del Barolo vignaiolo”. Robert Parker ha persino portato una bottiglia di Barolo Bussia 1989 dalla sua cantina privata per la sua serata “Bring Your Own Bottle”. Il soprannome di Aldo Conterno è “King Of Barolo”. Tutto molto elogio davvero, ma è giustificato?
Classificato come uno dei principali produttori piemontesi
Il nome Conterno si intreccia indissolubilmente nel tessuto dell'agro del Barolo da sempre molte cinque generazioni. Figlio del compianto, grande Giacomo Conterno, Aldo aveva grandi scarpe da riempire quando decide di aprire la propria attività nel 1969. Puntando gli occhi sulla cantina “Il Favot” del 1750 nel paese di Monforte d'Alba, Aldo ha acquisito 25 ettari di vigneto di prima qualità, perfetto per Nebbiolo. Trasformando i pacchi in un'agricoltura sostenibile, ha conservato i processi tradizionali ma ha introdotto un'innovazione "radicale" (all'epoca), come un minor tempo di fermentazione per ridurre i tannini così caratteristici del Barolo. Potrebbe essere qui che si è guadagnato il soprannome. Aldo è morto nel 2012 e oggi i suoi tre figli Franco, Stefano e Giacomo conducono la scena, mescolandosi l'intrinseco rispetto alla tradizionalità con le moderne tecniche che solo gli italiani sembrano avere sapere come fare.
Lode più che giustificata
Il vertice del portfolio di Conterno è senza dubbio il Barolo Granbussia, sopra citato. Prodotto solo in annate eccezionali (solo otto annate tra il 1971 e il 1994), Granbussia è una miscela di vino proveniente dai tre appezzamenti di vigneto. Tipicamente la miscela è composta dal 70% di Romirasco, 15% Cicala e 15% Colonello ed è così popolare che nelle rare occasioni che la vigna annuncia la produzione, le assegnazioni obbligazionarie si estinguono ben prima del Vinitaly, l'internazionale fiera dove le allocazioni sono tradizionalmente distribuite. L'ultima annata ad essere rilasciata è stata 2009 (250 casse), con bottiglie scambiate per circa € 500 nel secondo trimestre 2019, in aumento rispetto al rilascio prezzo di € 390 12 mesi prima.