Guida dei Vini
Producers
Roagna
In un mondo di moto perpetuo, dove l'uniformità è vista come una cosa negativa, grazie al cielo “Roagna non cambia”. Oppure, come recita semplicemente il motto dell'azienda: Roagna non cambia. Come molti dei grandi produttori piemontesi di Barolo e Barbaresco, Roagna è fedele alla tradizione, mantenendo le convinzioni instillate in loro per decenni. "Non stiamo cercando di cambiare la storia qui", dice Luca Roagna, quinta generazione di Roagna a lavorare nell'azienda di famiglia; “preferiremmo contribuisci ad esso”. Quindi, quando si parla di vini piemontesi, c'è tradizionale, c'è senza tempo e c'è Roagna.
È iniziato con un Barbaresco
La storia di Roagna inizia nella regione piemontese del Barbaresco nel 1880, con Vincenzo e Rosa e la prima bottiglia di quella che sarebbe diventata una leggenda. Andando avanti di 40 anni fino al 1929 che vide l'acquisto della pregiata parcella di Montefico. Crescita costante in lotti storici seguì poi, culminando nel 1989 quando Roagna, ora guidata da Alfredo (il grande di Vincenzo nipote) si espanse nel Barolo con l'acquisizione di 12 ettari a Castiglione Falletto. Introducendo la vinificazione in vigneto singolo, Alfredo ha continuato a produrre il puro ed espressivo vino che era diventato sinonimo del nome di famiglia. Nonostante ogni generazione porti qualcosa nuovi ai vini, seguivano tutti il motto di famiglia; infatti tanto semplice è quello di Roagna dedizione a fornire il meglio che un clic del loro sito web (sorprendentemente moderno) può fare di' a chiunque abbia cura di ascoltare i 10 comandamenti dai quali non deviano.

Nonostante sia devoto a "non cambiare" Luca, la quinta generazione a capo dell'azienda di famiglia lo ha portato in agricoltura biologica, anche se non richiederà la certificazione. “Mi rifiuto di usare il termine "biologico" come un modo per vendere bottiglie. Chi ci conosce conosce il nostro stile e il nostro filosofia".
Un vino che vale la pena aspettare
Roagna produce vini fatti per durare. Vengono prodotti venti diversi cru e xxx bottiglie dai loro xxx ettari, il più famoso dei quali è senza dubbio il Barbaresco Crichët Paje. Massicciamente esportato in Asia e negli Stati Uniti, gli investitori europei sarebbero fortunati a trovarne una bottiglia meno di € 600 per le prime annate (come il 1982, punteggio complessivo: 90). Successivamente Luca ha guidato le annate (come il 2010), che è stato invecchiato per otto anni e quindi le note di degustazione devono ancora uscire, ha un prezzo di ingresso di € 650 a bottiglia in cauzione. Roagna ha altre tre bottiglie (Asili Vecchie Viti, Montefico Vecchie Viti e Paje Vecchie Viti) nella classifica 2018 di wine-searcher.com dei più vini costosi.